 Le accuse25 gennaio 1792: Ultimatum dell'assemblea nazionale all'Imperatore d'Austria ULTIMATUM L’Assemblea nazionale , considerando che l’imperatore nella sua circolare del 25 novembre 1791, seguito la conclusione di un nuovo trattato siglato tra egli ed il re di prussia il 25 luglio 1791 e notificato alla Dieta di Ratisbona il 6 dicembre, in risposta al re dei francesi in merito alla notifica a lui pervenuta dell’accettazione della carta costituzionale, e per gli uffici del suo cancelliere di corte e di stato, in data 21 dicembre 1791,ha infranto il trattato del 1° marzo 1756 , ed ha cercato intrattenendo rapporti con le altre potenze di istigare un’attività concertata attentativa della sovranità e della sicurezza della nazione. Considerando che la nazione francese, dopo aver manifestato la ferma intenzione di non interferire nella sovranità governativa di altre nazioni, ha il diritto di attendersi il medesimo proponimento per la giusta reciprocità, ed è certa non penserà mai con patimento, ad essa sia portata minore attenzione. Applaudendo la fermezza di risposta agli offici dell’imperatore del re dei francesi. Dopo aver appreso il rapporto del suo Comitato diplomatico, decreta quanto segue: Art. 1 Il Re sarà invitato da una delegazione a dichiarare all’imperatore che egli non può operare trattati con altre potenze, se non in nome della nazione francese, ed in virtù dei poteri che gli sono delegati dalla Costituzione. Art. 2 Il Re sarà invitato a domandare all’imperatore, se in qualità di capo della casata Austriaca, egli intenda vivere in pace e buona creanza con la nazione francese, e se egli rinuncia a qualunque trattato e o convenzione diretta contro la sovranità e sicurezza della nazione. Art. 3 Il Re sarà invitato a dichiarare all’imperatore che a scapito suo, egli è tenuto a dare dal 1° marzo prossimo, piena e completa soddisfazione su tutti i punti di seguito riportati, il suo silenzio e le sue risposte evasive o dilatorie, saranno considerate come una dichiarazione di guerra. Art. 4 Il Re sarà invitato a continuare a prendere le misure più efficaci e pronte perché le truppe francesi siano in grado di entrare in azione al primo ordine che gli sia dato. 
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