Il profumo di Maria Antonietta



Secondo alcune ricerche, non è stato trovato un profumo specificatamente creato per Maria Antonietta.
Per contro si trova nella letteratura che lei amava la rosa e la violetta.

Maria Antonietta era infatuata della natura e della campagna, lei volgerà le sue preferenze per le fragranze campestri evocate presso il suo Trianon.
Al XVII secolo, un po' dapertutto in Europa, tenuto conto dei rischi di malattia e della cattiva qualità dell'acqua, i medici sconsigliavano l'uso del bagno o della toilette.

Malgrado le severe ammonizioni delle loro governanti, al tempo della loro adolescenza a Vienna, Maria Antonietta e sua sorella Maria Carolina osavano utilizzare " l'olio di rose" per la cura del viso, dell' "acqua di rose" per le loro toilette e di " essenze di violette" per profumarsi.
Curavano inoltre la loro pelle fine e trasparente con delle creme di ‘’pasta di rose’’. Nei primi anni del suo regno, la regina era adulata da tutti.
Lei adorava la toilette, i profumi ed i gioielli.
All'epoca ci si truccava poco. tuttavia, le acque di colonia, pomate profumate ed altri prodotti di bellezza erano molto ricercati.

Il suo profumiere di fiducia fu Jean-Louis Fargeon.
Era installato in rue du Roule e gli fu conferito il titolo di maestro nel 1774. Era stato l'autore di un trattato" L'arte del profumiere"

Jean François Houbigant, fu ugualmante suo fornitore di profumi. Era diventato maestro nel 1775, Maître Gantier Parfumeur , a l’insegna di: ‘’A la Corbeille de fleurs’’.

Come il museo del Louvre a Parigi, il museo di Grasse conserva nelle sue collezioni, un meraviglioso necessario da viaggio di Maria Antonietta.
Alla vigilia della sua partenza per Varennes, lei avrebbe chiesto a Jean-François Houbigant di riempirle i suoi flaconi con le sue essenze abituali leggere e deilcate e particolarmente di essenza di violetta che lei adorava.
Il suo necessario da viaggio in mogano e cuoio, realizzato dal celebre ebanista Parisien Palma, conteneva una cinquantina di oggetti: flaconi da toiletta,vasetti d'unguento, scatole per la cipria e pezzi in porcellana decorata della manifattura di Outrequin de Montarcy.

Suoi parruccheri furono: Larseneur a Vienna, poi Léonard a Versailles. Negli anni 1770, l'anziana moda dei capelli incipriati proseguiva.
Le acconciature si moltiplicavano, e miravano alla moda delle acconciature come costruzioni varie ed estremamente voluminose, ponendo quindi dei seri problemi per il riposo notturno e la pettinatura del mattino.
In compenso nel 1780 al seguito di un parto, la Regina perdette molti capelli; il suo parrucchiere , Léonard, crea per lei una pettinatura cosidetta ‘’à l’Enfant’’ (al bambino) che fu in seguito presa a modello da tutta la corte.

Tratto dal sito
http://historicalperfumes.chez.tiscali.fr/



http://www.madamedepompadour.com/_m_antonietta_fersen