ARTICOLI: Le Parc-aux-Cerfs


Le Parc-aux-Cerfs   

di Lorenzo Crivellin



Il parco dei cervi è uno degli argomenti più delicati e difficili da capire. Il tema è attuale, perché ancora oggi la figura di Mme de Pompadour n’è screditata, in quanto quasi tutti pensano che ne sia stata lei l’ideatrice e l’amministratrice.

Questo non è vero assolutamente, Mme de Pompadour ha dovuto subire questa situazione imbarazzante.

Dopo cinque anni di convivenza tra Mme dePompadour ed il Re Luigi XV, i rapporti amorosi si erano affievoliti in parte perché Mme de Pompadour era una donna tendenzialmente fredda ed in parte per il motivo opposto nei per quanto riguardava il Re.

Il Re aveva una mentalità doppia, si sentiva Re e si sentiva anche una persona come tutti gli altri. Sia nel campo finanziario sia nel campo amoroso riteneva di avere il diritto di avere una sua vita privata.

Decise quindi di attrezzare un "pied a terre" come si direbbe oggi, o meglio di possedere una casa per gli appuntamenti galanti, com’era di moda al tempo, e che si chiamavano per l’appunto piccole case e più precisamente: "casini".

Bisogna tenere conto che i rapporti amorosi erano cessati da qualche tempo anche con la regina, per via della sua maggiore età rispetto al Re, e per tante altre ragioni.

Cosa poteva fare il Re, rimanere casto ? Con tutte le opportunità che aveva non di certo.
Ma doveva fare i conti con gesuiti (che erano molto influenti a corte) loro lo avrebbero preteso. Non tolleravano che avesse una "maitresse" perché era scandaloso e facevano ostruzionismo verso Mme de Pompadour. Pretendevano che il Re fosse di un impeccabile esempio Cristiano. (Dopo la morte di Mme de Pompadour e della Regina, tentarono addirittura di Farlo sposare con qualche racchia coronata per ristabilire la facciata.) Le ragazze erano ospitate a turno in quest’elegante residenza ed erano offerte o dalle famiglie stesse della ragazze o procurate dal suo gentiluomo di camera. La cosa era discreta ma imbarazzante, a volte arrivava alla vigliaccheria, perché?

In quel tempo, un uomo responsabile di avere procurato una maternità ad una ragazza nubile, era obbligato a sposarla (cosa che non poteva fare Luigi XV). Quindi queste ragazze venivano fatte sposare a dei prestanome e poi passate al parco dei cervi. Molte volte rimanevano incinte dal Re, venivano liquidate e sistemate economicamente. Nessuno dei figli veniva legittimato da Luigi XV, ad essere ottimisti si calcola che ce ne siano stati un’abbondante dozzina (vedi "maitressesroyales: Les Bâtards de Louis XV "). Perché dico vigliaccheria, perché si ha notizie di una ragazza che non l’avevano fatta sposare ma era stata ingannata facendole credere che l’uomo che le recava visita era un conte, un conte intenzionato a sposarla. Invece venne a conoscenza dell’inganno quando dopo avere partorito il figlio qualcuno le dichiarò la verità. La poveretta non ebbe altra scelta che rinchiudersi in un convento.

Ed ecco il punto dove volevo arrivare: Mme de Pompadour dovette sopportare questa situazione. Doveva risolvere i problemi quando era necessario ed evitare maggiori scandali. Doveva gestire tutti i problemi di corte mentre il Re se la spassava. Doveva evitare che qualche ragazza di poco cervello potesse diventare maitresse in titolo, non perché avesse paura di perdere la poltrona, ma per EVITARE QUELLO CHE SUCCESSE IN SEGUITO CON LA CONTESSA DU BARRY. E cioè la perdita totale di stima da parte del popolo nei confronti del Re e della monarchia. Cosa che portò di lì a pochi anni alla rivoluzione.

Mme de Pompadour non vi riuscì, o meglio vi riuscì fino a quando era ancora in vita, ma dopo di lei è proprio il caso di dirlo ci fu il diluvio.

Lorenzo Crivellin




 

 

 

 

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